INSANIA è:

PITTURA
perchè Meneghetti ha ‘dipinto’ il proprio volto per accentuarne i caratteri.

PERFORMANCE
perchè la interpretazione è affidata alle qualità mimiche del viso.

TEATRO
perchè le immagini sono scelte per significare testi di letteratura:
      Nietzsche «Al di là del bene e del male»,
      Reich «Ascolta piccolo uomo»,
      Guiducci «La società impazzita».

CINEMA
perchè la successione delle proiezioni si dà come un racconto.

MUSICA
perchè Meneghetti ha scritto un long playing come complemento necessario alla visione delle opere.

____________________________________________________________________________________________________________

Credo che anche l'autore dell'uomo contemporaneo, quello della centrifuga, si può leggere nelle facce, nate dalle esplorazioni artistiche di Renato Meneghetti in "INSANIA".

Durante il processo evolutivo l'uomo ha cercato di tatuarsi, mascherarsi, ma non per evitare di essere uomo, ma per esserlo di più, per riassumere addirittura le forze della natura e invece c'è un punto critico della storia umana che è del nostro tempo, quando appunto gli artisti moderni, Picasso, gli espressionisti, i metafisici ecc . , cominciano a ridurre l'uomo a cosa, maschera, ad essere informe, addirittura a volti cancellati come Bacon. Ma c'è qualcosa di più, proprio Renato Meneghetti ha invece dissolto, distrutto il proprio volto.
Ecco, questo è il viso dell'artista, il quale a poco a poco comincia un lungo lavoro di dissoluzione del suo stesso volto vivo, e questa è la novità. Anche la musica che accompagna la ricerca fotografica composta da questo artista, un pezzo molto interessante per accompagnare queste sue immagini di autodistruzione. Ed è questo in definitiva il volto di quell'uomo contemporaneo che ha creato i campi di sterminio, che ha fatto le due guerre mondiali, che è ancora in tensione nucleare, che non riesce ad evitare la morte di 50 milioni di persone per fame e stenti nel mondo: questo è il tentativo di rappresentare questo uomo alienato disperato. La teoria di Meneghetti è questa: i giochi non sono finiti, perché l'uomo è un essere sempre aperto a tutte le possibilità, quindi anche alle possibilità del bene.

Questo libro è una delle più dure accuse contro quelle correnti di socio-biologia contemporanea che credono di condannare l'uomo alla ferocia, all'aggressività come se fossero dei fatti innati, mentre sono fatti culturali, artificiali politici, sociali. Esiste una reciproca evocazione tra l'immagine ed il suono, nasce da sè che la particolare realizzazione fotografica contenuta in "Insania" provochi una musica, quasi la colonna sonora di una serie di quadri, di situazioni. L'idea di tradurre in suoni le immagini nasce dalla volontà di creare un rapporto di de-codificazione tra i contenuti della comunicazione proiettata e la loro simbolizzazione sonora. Per tradurre in suoni le immagini contenute nel fotolibro si è ricorsi ad un mezzo che potesse rappresentare la società tecnologica attuale: il computer, lo strumento piú coerente per produrre materiale sonoro adeguato ai concetti espressi nel libro. Insania, una serie di fotografie realizzate tra l'80 e l'81, nelle quali Meneghetti proietta sul proprio volto immagini diverse interpretandone il significato. Insania non è semplicemente fotografia, benchè allo scatto fotografico sia stata affidata la testimonianza dell’opera. Insania non è una illustrazione delle passioni, alla maniera della fisiologia secentesca. È un libello morale, che mette a fuoco i vizi e le speranze umane, non per opera di astrazione ma attraverso l’analisi di un uomo reale: Meneghetti ha ‘messo a nudo’ se stesso. Ecco allora la fame di denaro o di sesso, la menzogna e l'ipocrisia, il degenerare dell’uomo ma anche, infine, la sua salvazione nella buona disposizione dell’animo, l'evangelica ‘buona volontà’.


Guadagnini - presentazione del disco e libro "insania" - RAI DUE - RUBRICA 3° PAGINA - 10 MARZO 1983