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UP TO THE SKY
BELL TOWERS FROM THE WORLD
FOR THE RECONSTRUCTION AFTER THE EARTHQUAKE


La mostra si terrà a Bologna in occasione dell'evento fieristico SAIE3, una iniziativa che intende sensibilizzare sul tema delle 500 diocesi dell'Emilia Romagna che sono andate distrutte o danneggiate in occasione del recente terremoto. In particolare abbiamo pensato di coinvolgere alcuni tra i più prestigiosi architetti, designers ed artisti a dare un loro contributo per pensare in modo propositivo alla ricostruzione dei campanili delle zone colpite dal terremoto in Emilia Romagna. 

SENSAZIONE MINIMA

Renato Meneghetti è un artista noto per la sua inedita ricerca nell'uso delle più avanzate tecnologie che hanno come soggetto corpi e oggetti in radiografia dove la luce diventa una componente progettuale.
Ciò che resta di fronte al vuoto lasciato da un campanile irrimediabilmente perduto è la “Sensazione Minima” di una “non presenza”.

La gamma di colori e forme che viene percepita è solo una minuscola finestra dell'immenso ventaglio delle radiazioni che sfuggono ai nostri sensi terreni, quasi a testimoniare la scala umana rispetto a quella divina.  
L'opera, che ha una struttura in alluminio, lastre Rx dipinte, sorgenti luminose e struttura metallica di supporto, è un radicale rivolgimento semantico e iconografico di grandi dimensioni. Irradiazioni visibili, immagini del corpo umano in vita, investigazione dei corpi opachi, comunicazione con invisibili universi quotidiani. Esso lascia in noi solo la "sensazione minima".

La scultura sarà posta nel massimo risalto all'interno della mostra e gli elementi grafici o fotografici ( disegni, rendering, fotografie ) dei vari campanile-scultura a scala urbana proposti saranno proiettati in un grande spazio teatro. Ogni progetto andrà a costituire un tassello per questa nuova costellazione di campanili nell'intenzione di ridare idealmente identità ai luoghi, essere proiezione in un futuro sereno e elemento di attrazione culturale dei luoghi colpiti. Nell'arte contemporanea la luce è un elemento che riesce a interpretare la realtà multiforme e al tempo stesso a metterci in contatto con quell'atmosfera rarefatta che ricerchiamo nel sacro, per questo motivo i campanili potrebbero anche essere visti, se in sintonia con il mondo creativo del singolo artista, come sculture luminose che vadano a sostituire in modo immateriale i campanili crollati vestendo di luce l'aria ed andando a colmare il vuoto lasciato nel centro urbano ma anche nel cuore dei loro abitanti.

I campanili da sempre i simboli geografici, religiosi, culturali e sociali di ogni singolo comune, un'architettura verticale che svetta da lontano in grado di comunicare identità ad un luogo. Un tempo torre campanaria che avvisava i fedeli delle ore del giorno e dei richiami alla preghiera ora può trovare nuovi contenuti per comunicare e permeare in modo denso si significati mistici ed artistici il luogo sul quale si erge.  Architettura contemporanea ma anche scultura a scala monumentale perché in fondo un campanile potrebbe essere visto, oltre che come edificio, anche come una scultura urbana, un gigantesco obelisco che veglia su di noi.

Di fronte ad un campanile irrimediabilmente perduto si porrà l'annoso problema stilistico di ricostruire un falso dove era e come era o di accettare la sfida e prendere questa come l'occasione di avere un grande artista o un grande architetto o un grande designer che creano qualche cosa di veramente importante. In questo modo l'Emilia Romagna, colpita dal sisma, potrebbe trasformare il danno in opportunità e dotarsi di una collezione di campanili straordinari unici al mondo e per i personaggi prescelti questa potrebbe essere un occasione artistica straordinaria.

        

FIRME & COLORI - Signatures & Colors


FIRME E COLORI

La mostra "FIRME & COLORI - Signatures & Colors" a cura dell’architetto Laura Villani intende presentarsi alla stampa ed al pubblico nazionale ed internazionale come una nuova proposta di indagine e di maggiore conoscenza dei grandi protagonisti della creatività e della progettazione.

Ogni personalità artistica parteciperà con una selezione di tre colori che ritiene essere la combinazione più amata e vicina al proprio mondo creativo. Il progetto espositivo, allestito in modo scenografico e di grande impatto, si terrà a Bologna in occasione della prima edizione di SAIE3. 

Con l'obiettivo di presentare per la prima volta i colori che ciascun personaggio predilige come elemento imprescindibile del suo mondo creativo, alcuni dei più rappresentativi esponenti del mondo artistico internazionale (architettura, design, arte, fotografia, moda, musica, sport, ecc.) sono stati invitati a proporre la loro firma e una selezione di tre colori. Il segno calligrafico della firma e la selezione di tre colori sono infatti espressione di quella unicità creativa che permette di identificare l'artista e la sua opera. Un codice personale che questa volta non agisce attraverso il linguaggio dei disegni e della progettualità per immagini ma attraverso un altro linguaggio fortemente simbolico e identificativo quale la firma e il colore. Una specie di codice a barre della creatività. I colori, da sempre in grado di coniugare natura ed artificio tra spazio progettato in interazione con il mondo naturale, sono un elemento che esalta e personalizza ogni realizzazione architettonica e un elemento alla base del design, dell’arte e della moda.

Per citare qualche nome tra gli invitati:
Architetti e designer: ALESSANDRO MENDINI, KARIM RASHID, CLAUDIO BELLINI, PAUL CHEMETOV, MARIO BOTTA, ANDREA BRANZI, SILVIA SUARDI, ALDO CIBIC, MARIO CUCINELLA, NATALIE DU PASQUIER, CLAUDIO NARDI, MARIA CHRISTINA HAMEL, PIER LUIGI CERRI, ANNA GILI, MICHELE DE LUCCHI, TERRY DWAN, MASSIMO IOSA GHINI, UGO LA PIETRA, MARIO BELLINI, MATTEO THUN, DENIS SANTACHIARA, FERNANDO E HUMBERTO CAMPANA, SHIGERU BAN, MATALI CRASSET, ALVARO SIZA, KARIM RASHID.
Artisti: MARCO LODOLA, JACOPO FOGGINI, MAURIZIO GALIMBERTI, ANDREARAUCH, LUIGI SERAFINI, RENATO MENEGHETTI.
Stilisti quali ELIO FIORUCCI, DIEGO DOLCINI, MARIUCCIA MANDELLI KRIZIA,  NANNI STRADA, AGATHA RUIZ DE LA PRADA.