Tempo: tra antico incestuoso ed il moderno maschilista.
Luogo: esterni ed interni dove fruire dei servizi della “Maitresse”: materna, femminea, sensuale.
Perché: figura antropomorfa che accoglie oggetti e retaggi emotivi. Contributo all’arte applicata.
Arte moltiplicata.
Metafisica fruibile
Mobile oggetto-scultura dalla struttura antropomorfa per accogliere oggetti.
Armonia tra poesia della forma e logica della funzione.
Dalla metafisica al design: i contorni femminei, i fianchi materni della “Maitresse” ricordano le esperienze di De Chirico, Dalì, da Brancusi a Ceroli.
Complemento di arredo, mobile da usare.
Gioco di fuga fra pieni e vuoti, luce ed ombra, danno armonia ad una massa tridimensionale, dalla funzionalità e fruibilità esasperata.
Presenza amica che media il rapporto fra individuo e habitat.
La “Maitresse” dai mille usi: appendi-abiti, porta-ombrelli, poggia-telefono, porta-riviste, supporti, piani e cassetti per accogliere tutti quei piccoli e grandi oggetti d'uso quotidiano.
Equilibrata fusione tra antico, classico, moderno, contemporaneo e funzione e forma, è un contributo all’arte applicata.
ESPOSTA AL MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DI BARCELLONA;
INVITATA ALLA BIENNALE DI FIRENZE 1997;
INVITATA A TRE MOSTRE CULTURALI DI “ABITARE IL TEMPO” 1997;
PRIMO PREMIO PER IL DESIGN – INTERNATIONAL ART BIENNALE – MALTA 1997.
VARIANTI MATERIALI