Lastre radiografiche riprese ad alcol e composte in ampie vetrate come aperta metafora scritturale: l’immagine viene rilevata e rivelata dalla luce.
Lo spazio è chiusa da dettagli “anatomici”: il giorno penetra attraverso forme umane variamente combinate e ne disegna i confusi profili sulle pareti; la notte contrasta e si accende, contro lo sfondo scuro del cielo, per la memoria al contempo di Steiner e del pieno medioevo germanico.
da “Il corpo oscuro del colore”, di Manlio Brusatin
...Non più un’artista “autore” che marchia le proprie opere come il possesso delle proprie capre ma un adepto che permeato/trapassato da raggi invisibili, restituisce con luci e ombre o più con ombre che con luci, questo passaggio istantaneo e assoluto di una luce senza luce, registrato da una lastra come da un’anima. Dicendo quasi tutto di lei e del suo corpo.
Per registrare questa pioggia di luce bisogna saper ritornare allo spazio delle cattedrali gotiche e forse allo spirito gnostico. Qui il soggetto immerso nel canto dei cori battenti, nella navata della cattedrale era quasi bagnato dalla luce delle vetrate nelle quali si vedeva immerso come nell’acqua iridescente di una cascata. Questa luce cromatica lo trapassava, ma secondo le sue convinzioni spirituali, corpo e anima tornavano, per via“anagogica” alla luce originaria, quella divina.
Nei venti anni che chiudono questo secolo le opere di Meneghetti sono un continuum di esperienze cine-grafico-fotografiche, tecniche moderne e molto antiche, tuffate nella magica vetrofania delle camere ottiche nonché nelle vetrate vere e proprie che lui pensa di esaltare addirittura con manifestazioni notturne (Progetto di installazione per il Millennio della città di Bassano del Grappa)...
Manlio Brusatin
LA STRUTTURA SEGRETA 8
Terzo Millennio - Natale 2000 - Casa dell’artista, Palazzo Passuello, Bassano del Grappa (Vicenza)
Installazione con 982 lastre radiografiche dipinte, dimensioni varie.
“...Immagini che rivelano visi di alieni, paesaggi arcani, ricavati a volte, anziché da radiografie del corpo umano, dalle fibre del legno radiografato, o da sezioni di tronco d’albero o d’altro, che qui vivono però un’altra realtà - cadaverica sembra, nel suo underground - ma iconica e basta, aldilà comunque da ogni persecutoria intenzione o funzione scientifica; quell’osso, quella scheggia, quella struttura, quella texture di fibre rese radiologicamente trasparenti, qui si sono trasferite e appaiono trasfigurate nell’empireo delle immagini pure, anche se spesso rivelano, anzi segnalano emblemi e significati della terrestrità; come in un’allucinazione o perlomeno in un sogno, che può essere anche d’incubo, come d’altronde suggeriscono alcuni titoli delle opere di Meneghetti. “Sull’orlo del terzo millennio” è un titolo che li raccoglie tutti e li sintetizza; è quasi apocalittico, come lo sventolio degli stendardi sindonici, o le trasparenze infuocate dei plexiglass radiografici che si incrociano nelle odierne installazioni gigantesche, ma ariose oltre che scenografiche, di Renato Meneghetti...”
Italo Zannier
LA STRUTTURA SEGRETA 6
Villa Bertagnoni, Romano d' Ezzelino (Vicenza)
Installazione con lastre radiografiche dipinte, dimensioni varie.